venerdì 30 luglio 2010

De senectute


Etenim, cum complector animo, quattuor reperio causas, cur senectus misera videatur: unam, quod avocet a rebus gerendis; alteram, quod corpus faciat infirmius; tertiam, quod privet fere omnibus voluptatibus; quartam, quod haud procul absit a morte. Earum, si placet, causarum quanta quamque sit iusta una quaeque, videamus.

venerdì 23 luglio 2010

6 quadri

Questa mano è stata “raccolta” da Chantal durante un recente torneo. A me sembra quasi un problema, ben risolto peraltro.

Sull’attacco di 5 di picche cade la donna di Ovest che é preda dell’asso di Nord. Nord ritorna con il 3 di quadri per l’asso di Est che gioca re di picche per lo scarto del 3 di fiori del morto. Il dichiarante gioca il 10 di picche, coperto da Sud con il fante e tagliato al morto con il 6 di quadri. Asso e re di cuori del morto per lo scarto di due fiori della mano. 3 di cuori tagliato in mano con il 4 di quadri e 9 di picche per lo scarto del 10 di fiori del morto. Fiori per l’asso e cuori taglio. Fiori tagliato al morto con il fante di quadri, cuori tagliato in mano con il 10 (che surtaglia il 9 di nord!). Re di quadri e lo slam è sul tavolo …

Nota bene : l’attacco con la donna di fiori (o con una piccola fiori) avrebbe reso infattibile lo slam.

giovedì 22 luglio 2010

Siamo tutti ricattabili?

Anche il sottoscritto dovrebbe fregarsene dei pettegolezzi su una storia d’amore, vera o presunta, fra Aldo Moro e Rosanna Fratello. Infatti non me ne importa nulla. Purtroppo rimane un brutto tarlo in una angolino del mio vecchio cervello: anche la splendida vedova Moro era ricattabile e non poteva dire tutto quello che avrebbe voluto dire salvo uno sputtanamento mediatico immediato dell’amato marito. Forse è così per tutti, quasi tutti, e i misteri rimangono misteriosi.

Repressione di attività di apologia

Ricevo questa mail e "faccio rimbalzare" la notizia.

Il Senato Italiano ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". La prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo n. 60.



Questo senatore non fa neanche parte della maggioranza al Governo, il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta. 

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a istigare (cioè criticare) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccarne il blog o il sito.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina , la Birmania e l'Iran. Gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Beppe Grillo.

lunedì 19 luglio 2010

Lo sbarco impossibile sulla luna

Venerdì 18 luglio 1969 terminava il semestre estivo dell’ETH di Zurigo. Festa grande. Era andato tutto bene. Tempo di vacanze. Non ricordo il motivo ma arrivai a Bergamo nella casa dei miei genitori solo la mattina di domenica 20. Partimmo quasi subito verso l’isola d’Elba dove dovevamo trascorrere tre settimane di splendide vacanze. L’Apollo 11 era in viaggio da molte ore e lo seguivamo con i notiziari della radio. Arrivammo a Procchio verso sera e rimanemmo inchiodati davanti al televisore fino alle 22,17 stappando una bottiglia di ottimo Cartizze al momento dell’allunaggio. Mio padre, membro da anni della società italiana razzi, aveva previsto che i russi sarebbero arrivati prima degli americani perché avevano scelto una “strategia migliore”. Non aveva previsto la massiccia dose di fortuna che assisteva gli americani in quegli anni ed era comunque entusiasta del loro successo.

Oggi io sono convinto che andare sulla luna (e ritornare), con le tecnologie disponibili nel 1969, era impossibile sia per i russi che per gli americani. Gli americani non lo sapevano e, come il celebre calabrone che vola perché non sa che pesa troppo e ha le ali troppo piccole, sono andati sulla luna ugualmente (sei volte) e sono ritornati, sfiorando il disastro in diverse occasioni con una serenità e un’incoscienza meravigliose.

Il razzo Apollo era troppo grande e troppo pesante per poter essere guidato e mantenuto eretto nelle prime fasi, quando la velocità è bassissima. Mio padre aveva perfettamente ragione e me lo dimostrava spingendo da dietro sul tavolo, con un dito, una matita. Quella si muoveva in modo sinuoso e irregolare.

- Prova ad immaginare quel mostro enorme, pesantissimo, altissimo, mi diceva. Per parecchi secondi viaggia ad una velocità inferiore a quella di una bicicletta mentre una spinta mostruosa, dal basso, lo accelera fino alla velocità che gli permetterà di vincere la forza d’attrazione della terra. Siamo seri, è impossibile superare quella prima fase senza incidenti. -

Più o meno alle dieci e mezza papà e mamma si addormentarono ed io, anche se stanchissimo, riuscii a resistere fino alle 4,57 di lunedì 21 quando il buon Armstrong posò il piede sulla luna. Svegliai il mio vecchio genitor per permettergli di assistere allo storico momento. Ricordo bene lo schermo arrotondato del televisore Philco e il battibecco in diretta fra Tito Stagno e Ruggero Orlando. Ricordo anche che il Cartizze bevuto in quelle sei ore era troppo. Crollai miseramente. Son cose, ça va sans dire.

Il bellissimo "Luna? Sì, ci siamo andati" mi aiuta a ricordare e ringrazio Paolo Attivissimo per averlo scritto.

domenica 18 luglio 2010

7 cuori


Fatta la presa con il 10 di cuori, giochi due volte picche scartando le due fiori dal morto. Poi vai al morto tagliando una fiori, su asso e re di quadri scarti due fiori e rifai l’impasso alla donna d'atout. Asso e re d’atout e la mano è finita.

Io giocavo in sud, non ho giocato bene e sono andato down. Mi sembra divertente ricordare questa mano anche se non è particolarmente difficile.

venerdì 16 luglio 2010

Nomadi senza meta



Gli zingari, senza patria, dall’origine misteriosa, leggendaria, privi di meta, eterni vagabondi, come l’ebreo errante o l’olandese volante, occupavano uno spazio preciso nel mio spirito. Avevano in esso il valore di un simbolo della condizione umana. Tutti gli uomini, anche se stanziali, non sanno con precisione la loro origine, né chi sono né il significato del loro destino.

Nel mio libro dunque gli zingari diventano, per così dire, una proiezione accentuata, quasi espressionistica, della situazione degli uomini, perché tutti siamo un po’ dei nomadi senza meta; la Terra, il pianeta azzurro e bellissimo che vaga nello spazio, è la nostra nave, priva di scialuppe di salvataggio, e tuttavia noi la stiamo rapidamente dissestando.

(Carlo Sgorlon, La penna d’oro, capitolo 13)

lunedì 12 luglio 2010

Nel Prättigau


In un piccolo paese del Prättigau ho costruito qualche anno fa una casetta sforzandomi di rispettare il linguaggio e le tradizioni con semplicità. Ieri sono andato a rivederla. Come avevamo previsto il sole ha “trattato” il legno che era stato lasciato naturale. Non la vede più nessuno.

sabato 10 luglio 2010

Esseri umani


Da "ho un problema Charlie Brown".

venerdì 9 luglio 2010

Balconi fioriti



I balconi fioriti del Credito Svizzero in Piazza Riforma

lunedì 5 luglio 2010

Cena Cicap



C’ero anch’io alla cena organizzata dal CICAP lombardo. La sala del ristorante di Rho era bellissima ma eravamo in troppi. Se avessero rispettato le promesse (tavoli, ordine dei posti, numero di ospiti) sarebbe stato un evento più bello e interessante. Non credo che l’avidità sia sempre pagante. Mi consola il libro di Paolo con dedica.