giovedì 22 luglio 2010

Repressione di attività di apologia

Ricevo questa mail e "faccio rimbalzare" la notizia.

Il Senato Italiano ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". La prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo n. 60.



Questo senatore non fa neanche parte della maggioranza al Governo, il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta. 

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a istigare (cioè criticare) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccarne il blog o il sito.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina , la Birmania e l'Iran. Gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Beppe Grillo.

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